I totani in umido, arricchiti da sapori e colori, rappresentano un piatto perfetto da portare in tavola: un secondo di pesce ricco, veloce e al tempo stesso gustoso, da preparare in poche e semplici mosse.
Ieri sera sono stati un vero e proprio “salva cena”: pochi minuti in cottura (altrimenti diventano gommosi), un pò di peperone verde piccante e qualche strisciolina di peperone rosso arrostito … speciali sia per la vista che per il palato.
Se volete, al momento di servire, potete aggiungere anche qualche fetta di pane bruschettato.
Ingredienti (per due persone):
6 Totani medi
1 spicchio di Aglio
10 Pomodorini gialli
qualche filetto di peperone rosso arrostito
Olio extravergine d’oliva qb
Basilico fresco
1/2 Peperone verde piccante
Preparazione:
In una padella capiente, far rosolare l’aglio e il peperone verde piccante tagliato a pezzetti nell’olio EVO; aggiungere i pomodorini gialli (freschi privati del picciolo o in barattolo) e schiacciarli con una forchetta in cottura. Salare e cuocere per 5 minuti aggiungendo un pizzico di sale e il basilico a pezzetti. Aggiungere i totani tagliati a rondelle e far cuocere in padella coprendo con il coperchio per almeno 10 minuti circa a fuoco basso.
Tre minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungere i peperoni rossi arrostiti tagliati a listarelle. Mescolare.
Servire e degustare caldo con un filo di olio EVO a crudo e basilico fresco.
Nella cornice del piccolo Borgo di Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno e a pochi chilometri dalla costa adriatica, immerso in un’atmosfera da fiaba, con le prime luci del tramonto e il cielo dipinto dai mille colori pastello, troviamo nei pressi del Castello, nella suggestiva Piazzetta Belvedere, il Belvedere diVino, un luogo dove rilassarsi per qualche ora, in compagnia di buona musica, sorseggiando vini pregiati e cocktail fantasiosi.
“Il Belvedere diVino”, mi spiega Andrea Tassoni, Assessore al Turismo presso il Comune di Spinetoli, “fa parte di un progetto culturale messo in campo dall’attuale Amministrazione e finalizzato alla rivitalizzazione e rivalutazione del centro storico del Borgo, che ha visto il suo inizio a Maggio 2022 con la riapertura del Museo dell’Arte Contadina e con la nuova gestione del Belvedere (una Cantina con prodotti di produzione locale), in cui sarà possibile degustare particolarità dell’enogastronomia del territorio e che sarà anche sede di eventi a tema”.
Da qui nasce la “Serata di degustazione vini con la Cantina Domodimonti con cena in abbinamento”, organizzata da Belvedere diVino con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Spinetoli e guidata dal sommelier del Ristorante Stellato “Il Tiglio”, Anselmo Calenti.
Domodimonti, una Società Agricola tra le colline di Montefiore dell’Aso nelle Marche, con metodi di agricoltura biologica certificata.
Quattro diversi vini serviti in abbinamento a piatti studiati e creati ad hoc: il Together Insieme Ensemble, un vino spumante Brut, dalla minuscola bollicina, delicato al palato, servito con una fantasia di salumi. E poi il Pecorino Licoste Offida DOCG, un vino più strutturato, con un’acidità importante, molto fresco con una mineralità che si sente al naso; e ancora sentori di frutta, fiori e nota balsamica, accompagnato da un piccolo ma ricco plateau di formaggi.
E ancora due vini rossi, serviti con sapienza per accompagnare i conchiglioni al forno farciti con ragù e besciamella e la tagliata all’aceto balsamico e noci: I AM e Passione e Visione.
Il primo, un rosso rubino molto ruffiano, fruttato, dal gusto morbido e suadente, nato dal Merlot, Petit Verdot e Montepulciano; il secondo, vitigno Petit Verdot, una riserva eccellente, speziato (pepe, cannella e fiori di garofano), un tannino importante, buona persistenza in bocca, conservato almeno dodici mesi in barrique.
Un’esperienza unica, affascinante … un borgo incantevole … da ripetere …
Elemento prezioso e condizione essenziale di vita, l’ACQUA è stata definita “oro blu”, in virtù del suo essere una risorsa basilare e prioritaria, “un interesse economico paragonabile a un bene di consumo e di mercato”.
Nel numero di Maggio 2023 del mensile Novella Cucina parliamo di acqua e di cucina, e anche delle innumerevoli preparazioni che, alla loro base, hanno come elemento indispensabile proprio l’acqua: le zuppe, i minestroni, il caffè, le tisane, … e ancora la bollitura del riso, della pasta, delle verdure, la creazione d’impasti, dai tradizionali a quelli di ultima generazione, dove, al posto del latte, viene utilizzata l’acqua, sia per combattere le intolleranze e sia con l’intento di conferire al piatto più leggerezza, rendendolo più light.
Non bisogna, tra le altre cose, dimenticare che il nostro fabbisogno quotidiano di acqua è di circa 2 litri al giorno e più di un terzo di questi lo assumiamo attraverso i cibi: da ciò l’importanza di utilizzare acqua di qualità non solo da bere, ma anche e soprattutto per cucinare.
Da alcune ricerche è stato dimostrato che un’ampia percentuale di persone utilizza l’acqua del rubinetto per cucinare… e vi confesso, anche io.
Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere e scambiare due chiacchiere sull’opportunità dell’utilizzo dell’acqua in cucina con l’Avvocato Alessia Cognitti, attuale Presidente della Ruzzo Reti SpA – la società che da oltre cento anni custodisce il patrimonio acquedottistico della Provincia di Teramo (Abruzzo) e, grazie a lei ho acquisito preziose e utili informazioni, indispensabili per me e per chi come me ama cucinare in modo sano e sostenibile.
All’interno dell’articolo quattro ricette al cui interno, tra gli ingredienti, troviamo l’acqua del rubinetto!
Quali?
Le scrippelle ‘mbusseteramane, i tagliolini e fagioli, la torta all’acqua al profumo di vaniglia e la focaccia con mortadella e pistacchio! Pronti? Leggete con me!!!
Si dice che “una rondine non fa Primavera” … è vero … ma, secondo voi, invece, un piatto può fare Primavera?
Asparagi verdi, pomodorini al forno e pancetta tesa croccante … una tagliatellina all’uovo e la mia tavola si è riempita di colori e di Primavera.
Vi lascio la ricetta e il procedimento qui …
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di tagliatelle all’uovo
20 pomodorini ciliegini
origano
15 asparagi verdi
6 fettine di pancetta tesa
olio evo
aglio (1 spicchio)
sale
pepe
Procedimento:
In una padella capiente versare un filo di olio evo e lo spicchio d’aglio incappucciato. Far soffriggere per un minuto e aggiungere gli asparagi tagliati a pezzetti, completare aggiustando di sale e pepe.
Lavare e tagliare i pomodorini a metà, sistemarli in una teglia con origano, sale e olio e infornarli a 190 gradi per circa 15 minuti.
In una pentola a bordi alti versare acqua del rubinetto, salarla e portarla ad ebollizione. Buttare giù la pasta e scolarla al dente. Versarla nella padella con asparagi e pomodorini e aggiungere la pancetta tesa dopo averla resa croccante in una padella antiederente. Servire calde.
Tra le tante cose che amo particolarmente (in cucina), ci sono le TORTE RUSTICHE (non importa se con le verdure, i salumi, i formaggi … ), l’importante è che siano TORTE RUSTICHE 😀
Ieri sera ho messo mano ai soliti avanzi e a tre piccole zucchine verdi comperate un paio di giorni fa; poi ricotta avanzata, mozzarella da terminare, qualche altro piccolo ingrediente e un rotolo di pasta sfoglia già pronta.
Beh, il risultato è stato … quello che vedete! SUPER … ve lo garantisco!
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia tonda già pronta
1 uovo
2 cucchiai di ricotta
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di besciamella
5 fette di mozzarella
3 zucchine piccole tagliate a rondelle
Sale
Pepe
Procedimento:
Munirsi di una tortiera apribile da 18 cm di diametro.
Cuocere le zucchine – tagliata a fette – in una padella con poco olio e sale.
In una ciotola rompere l’uovo, aggiungere la ricotta, un pizzico di sale, il parmigiano, la besciamella, il pepe, la mozzarella a dadini, le zucchine cotte e mescolare bene.
In una teglia tonda disporre la pasta sfoglia (l’ho ridimensionata per ricavare qualche striscia di copertura), versare la farcia e coprire con le strisce di pasta sfoglia leggermente arrotolate su se stesse.
Ripiegare i bordi e Infornare a 190 gradi per 25 minuti. Risulta pronta quando sopra diventa dorata.
Servire calda tagliata a fette (ma è buona anche fredda)!
Era arrivata la Primavera … ma ultimamente si è persa …
Io non mi rassegno al freddo e alla pioggia … almeno in cucina, cercando di far tesoro delle primizie del periodo e preparando piatti che mi mettano un po’ di allegria …
Queste piccole tartellette (facili da preparare) fanno tornare il sorriso e mettono di buonumore (provate a replicarle … vedrete l’effetto benefico anche su di voi)!
La particolarità ?!?
Leggete subito la ricetta … vi posso solo anticipare che non c’è per niente burro.
Ingredienti:
Stampi per 20 tartellette
250 gr di farina 00
50 gr di semola di grano duro
3 cucchiai abbondanti di parmigiano reggiano o grana
120 ml di olio extravergine di oliva
2 uova
50 ml di vino bianco secco
Pepe qb
Acqua fredda (facoltativo)
2 zucchine medie
1 peperone rosso
100 gr di pisellini primavera
1/4 di Cipolla bionda
Olio evo qb
Sale qb
Basilico
Un po’ di parmigiano da spolverare
Procedimento:
In una coppa ampia setacciare le farine e amalgamarle con il parmigiano, creando una piccola fontana, dove mettere gli altri ingredienti. Versare l’olio d’oliva, le uova e il pizzico di pepe, e, se si vuole, 50 ml di vino bianco freddo. Mescolare e incorporare man mano la farina.
Qualora l’impasto risultasse un pò troppo asciutto, aggiungere un po’ di acqua naturale fredda. La consistenza della pasta frolla salata con olio e parmigiano dovrà essere morbida ma non appiccicosa. Appallottolarla e coprirla con pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per mezz’ora.
Dividerla in più parti creando la base delle tartellette e cuocere in forno a 180 gradi per 15 minuti.
In una padella ampia, versare un filo di olio EVO, e un trito di cipolla. Aggiungere le zucchine tagliate a rondelle sottili (lavate e mondate), il peperone a pezzettini e i pisellini. Un pizzico di sale e cuocere per qualche minuto aggiungendo alla fine il basilico fresco tritato. Versare in parti uguali sulle basi di frolla cotte e guarnire con una spolverata di parmigiano e qualche fogliolina di basilico fresco.
Poi, ho pensato:”Ma è lunedì! … meglio un dolcetto, sicuramente mette più allegria e ci fa affrontare meglio la settimana lavorativa”!
E così ho fatto!
Questa crostata senza burro … con zucchero integrale, l’ho preparata in occasione di un pomeriggio speciale … dove c’erano tante borsette chic e tanti gioielli home made … e, devo ammettere, preparata di grande fretta, ha riscosso un discreto successo
Vi lascio la ricetta nei commenti! … dovete solamente procurarvi (a parte la frolla all’olio), ricotta, frutti di bosco (quelli congelati) e un po’ di marmellata 😊
Pronti per affrontare crostata e una nuova settimana ?!
Ingredienti:
Per la frolla:
2 uova intere
200 gr di farina per dolci
70 ml di olio
3 cucchiai di zucchero di canna grezzo
1 cucchiaino di lievito per dolci
Per la farcia:
200 gr di ricotta di mucca
150 gr di frutti di bosco decongelati e ben scolati
2 cucchiai di marmellata ai frutti di bosco
Per guarnire:
zucchero a velo
Procedimento:
Per la frolla, aiutandosi con un robot da cucina, mescolare bene olio e zucchero. Aggiungere le uova e poi la farina assieme al lievito. Mescolare bene e lasciare riposare in frigo l’impasto 15 minuti avvolto da pellicola trasparente.
Mescolare in una ciotola ricotta, frutti di bosco e marmellata. Stendere un una teglia tonda una parte d’impasto come base, aggiungere la farcia. Con le dita, pizzicare il resto della frolla, coprendo la superficie.
In forno a 180 gradi per 25 minuti. Lasciare intiepidire e servire con un po’ di zucchero a velo.
San Giuseppe … tutto il web impazza di Zeppole … da quelle dolci (alla crema gialla, al cioccolato, alla panna, al pistacchio …) a quelle salate con i formaggi …
Io ?!?
Beh, le mie (fritte e al forno versione mignon) le ho preparate giorni fa (in occasione della cena #ACasadiCarla dedicata alla tradizione della mia città) e vi ho anche postato ricetta e procedimento …
OGGI, invece, voglio cambiare.
Seguirò sempre la tradizione, ma non della mia regione: una tradizione meno conosciuta a tanti (e fino a ieri anche a me) … quella Molisana, e con la precisione del Borgo di Riccia (in provincia di Campobasso) con I Calzoni di San Giuseppe – I CAVEZONE – (e, per questo, devo ringraziare i racconti della mia collega Isabella Fanelli).
A Riccia, il giorno di San Giuseppe (ma anche il Primo Maggio) si onora il Santo con un pranzo molto speciale: 13 persone a tavola con 13 portate da servire (e i CAVEZONE fanno parte dei 13 piatti da servire; anzi, sono considerati gli ambasciatori 😊)!!!
Un impasto delicato e vellutato, a base di ceci, miele e/o zucchero ed essenza di cannella o di vaniglia o di cedro. La sfoglia, invece, che poi viene fritta in abbondante olio bollente, è simile alle nostre sfogliatelle teramane.
“I calzoni vengono condivisi, donati e non venduti dalle famiglie che celebrano questa festa” … un po’ come accade per le nostre VIRTÙ. Io sono stata fortunata: avevo nel freezer un piccolo rotolo per le sfogliatelle … il tempo di preparazione, così, mi si è ridotto notevolmente )!
Ingredienti:
Per la sfoglia:
2 kg di farina di grano tenero
1 uovo
Strutto q.b
Acqua q.b.
Un pizzico di sale
Per il ripieno:
1 kg di ceci
Miele e/o Zucchero q.b.
Essenza di cannella o di vaniglia o di cedro q.b.
Procedimento:
Per la sfoglia: si inizia versando la farina su una spianatoia, lavorandola con acqua, uovo e sale fino ad ottenere un composto di media durezza. Successivamente si inizia a stendere la sfoglia, con l’aiuto di un mattarello o con la sfogliatrice, creando due sfoglie molto velate e che andranno unte manualmente di strutto.
Si divide la sfoglia a strisce sottili e si sovrappone facendo combaciare quella unta rivolta in superficie. Si arrotolano su loro stesse, continuando ad ungerle, fino a formare dei dischi e poi si lasciano riposare avvolgendoli in un canovaccio. Una volta riposati, si riprendono i dischi e si iniziano a stendere nuovamente, formando delle sfoglie poco meno di 1 centimetro.
Per il ripieno: dopo aver messo a mollo i ceci circa 1 giorno e mezzo prima (oppure già lessati), si lavano bene e si cuociono con un pizzico di sale. Una volta cotti e scolati, si schiacciano, così da ottenere un composto morbido e compatto e si uniscono il miele e/o lo zucchero e l’essenza di cannella o di vaniglia o di cedro (io la cannella).
Si ritagliano le sfoglie, con un attrezzo idoneo, formando dei cerchi, con un diametro di circa 10 centimetri. Su ogni metà dei cerchi si adagia il ripieno e si chiudono formando delle mezze lune.
Per la cottura è necessario friggerli, quindi si riscalda l’olio e si immergono i calzoni, lasciandoli cuocere fino ad ottenere una doratura. Una volta cotti, si lasciano asciugare su carta assorbente. Pronti!
Le mie pause pranzo sono sempre frettolose (o per un motivo o per un altro).
Ieri pomeriggio avevo un gran da fare … un po’ di fermento e di preparativi per il MIO POMERIGGIO di DOMANI (non vedo l’ora 🤩)!!! #acasadicarla
E così un primo piatto veloce (inventato all’istante e su due piedi)… da ripetere sicuramente perché era veramente gustosissimo! Soprattutto per chi ama i ceci e i gamberetti.
Ceci già lessati nel barattolo di vetro e gamberi già puliti congelati (di quelli di media misura)!
Veramente 10 minuti di orologio per avere un piatto così!
Ingredienti per 2 persone:
400 gr di ceci già lessati
200 gr di gamberetti puliti
2 pomodori pelati
Prezzemolo
Olio evo
Uno spicchio di Aglio
Peperoncino rosso piccante
Sale
Pane abbrustolito tagliato a dadini
Procedimento:
In una pentola a bordi alti versare 4/5 cucchiai di olio evo, l’aglio e i pomodori pelati schiacciati con una forchetta. Aggiustare di sale e aggiungere un po’ di prezzemolo e il peperoncino piccante a pezzetti. Mescolare e cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Aggiungere i gamberetti e cuocere due/tre minuti.
Versare i ceci già lessati. Mescolare e tenere sul fuoco per circa 5 minuti. Abbrustolire il pane e tagliarli a dadini. Versare la zuppetta nei piatti, aggiungere il pane e un filo di olio evo. Servire.
La domenica sera (quando posso) cerco sempre di dedicarmi alla preparazione di un dolcetto semplice per la settimana lavorativa (è vero pure che non resiste mai per un’intera settimana) … però io ci provo!
Avevo un po’ di barbabietola avanzata e, con un po’ di estro ho realizzato questa CIAMBELLA al cacao SOFFICE SOFFICE … delizia per il palato!
Ingredienti:
70 gr di barbabietola rossa precotta
2 uova medie
70 ml di olio di semi
100 gr di zucchero semolato
150 gr di farina per dolci
1 yogurt bianco (150 gr)
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
60 gr di cacao amaro
Per guarnire:
Corallini di zucchero
Crema al cioccolato (tipo Nutella)
Zucchero a velo
Procedimento:
Nel boccale del BimbyTM6 (o di un qualsiasi robot da cucina) unire uova e zucchero e frullare per due minuti; unire la barbabietola e lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungere lo yogurt, l’olio e mescolare. Poi la farina, il cacao, il lievito e, infine, le gocce di cioccolato. Aggiungere un pizzico di sale e mescolare a velocità media, fino ad amalgamare il tutto. Versare in uno stampo a ciambella unto e infarinato; cospargere di zucchero semolato e infornare a forno già caldo a 180 gradi per circa 35 minuti.
Una volta pronta, far raffreddare e togliere dallo stampo. Guarnire con la crema di cioccolato, i corallini e lo zucchero a velo (come in foto).
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