In occasione del pranzo didattico conclusivo della 33ª edizione del Corso Cuoco della Scuola di Alta Cucina Accademia Chef di San Benedetto del Tronto, è andato in scena un evento dal forte impatto formativo e sensoriale: “VOYAGER: Giro Gastronomico del Mondo in 80 giorni”, un viaggio immaginario tra culture, tradizioni e sapori ispirato al celebre romanzo di Jules Verne.
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Sotto la guida del Direttore Didattico Roberto Morello e dello Chef Mariano Narcisi, ospiti e partecipanti – tra cui giornalisti, esperti del settore e addetti ai lavori – hanno preso parte a un’esperienza gastronomica dal respiro internazionale. Il progetto ha permesso di esplorare piatti e preparazioni provenienti da diversi continenti, reinterpretati con creatività e innovazione dagli allievi del corso e accompagnati dai vini della Cantina Montecappone SARL/Mirizzi di Jesi (AN).
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Non solo un pranzo, ma un viaggio culturale e formativo. Ogni portata è stata concepita come una tappa simbolica del viaggio di Phileas Fogg e Jean Passepartout: l’obiettivo, scoprire le meraviglie gastronomiche del mondo attraverso ingredienti, tecniche e suggestioni provenienti da altre culture, mantenendo però uno stile moderno e una presentazione colorata.
Tra le proposte, si sono distinti piatti come l’“Arancino di cous cous e caponata di verdure su crema di ceci”, il “Bao con straccetti di manzo glassati al miele, soia e cavolo viola marinato” e il “Risotto al Bobò de camarao, gamberetto croccante al panko e polvere di alganori”, che hanno saputo unire elementi della tradizione con influenze esotiche, dimostrando una buona padronanza delle tecniche culinarie globali.
L’esperienza, poi, è stata resa interattiva grazie all’introduzione di un sistema di valutazione coinvolgente: ogni ospite ha ricevuto cinque gettoni “STELLA” per votare il gradimento del viaggio al termine del pranzo. L’obiettivo collettivo era raggiungere almeno 70 gettoni da inserire nella mongolfiera simbolica del viaggio, vincendo così idealmente la “scommessa” del giro del mondo… “promuovendo” i provetti chef!
Un meccanismo originale che ha trasformato il pranzo in un gioco partecipativo, celebrando lo spirito di avventura e la curiosità del viaggiatore.
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Ma qual è il filo conduttore che è stato scelto per collegare piatti da differenti continenti e valorizzaare l’esperienza formativa degli studenti ed in che modo questa esperienza che unisce tecnica, storytelling e diversità culturale, aiuta concretamente gli allievi a crescere sia sotto il profilo professionale sia personale?
A rispondere è lo ChefMariano Narcisi:
Il filo conduttore è stato sicuramente il libro e, in base alle tappe e alla storia narrata è nata la fusione di tutti i piatti. Questa esperienza ha dato modo ai ragazzi di conoscere preparazioni un pò al di fuori del nostro target, approfondendo così culture diverse da quella italiana.
L’ispirazione è nata da un libro meraviglioso e dalla volontà di voler spaziare su una cucina internazionale, visto che il corso è comunque già completo rispetto a quella italiana. Abbiamo così pensato di spostare l’attenzione sugli ingredienti, piùttosto che sui piatti di una cucina internazionale, realizzando un menù insolito e diverso.
L’iniziativa ha confermato l’approccio didattico dell’Accademia, sempre più orientato a formare professionisti curiosi, competenti e aperti al mondo, capaci di unire solide basi tecniche a una visione contemporanea della cucina come forma di racconto culturale.
Per la ricetta del Risotto al Bobó de camarão, gamberetto croccante al panko e polvere di alganori … LEGGETE QUI … per il resto … restate collegati!
Ingredienti per il condimento:
300 g di manioca o patata
400 g di gamberi rossi già puliti
Zenzero in polvere
250 ml di passata di pomodori
200 ml di latte di cocco
50 ml di Olio Extra Vergine di oliva
½ limone
4 pomodori rossi
1 cipolla
1 spicchio di aglio
Pepe nero, prezzemolo tritato, peperoncino in polvere, sale
Preparazione:
Tagliare in 3 i gamberi e condire con il succo del limone. Sbucciare la manioca o le patate , tagliare a dadini per facilitarne la cottura e cuocere in acqua calda con sale e zenzero per circa 20 minuti. Quando saranno cotte, schiacciare le patate e mettere da parte. Nel frattempo, tritare finemente la cipolla, il prezzemolo, l’aglio e tagliare a dadini i pomodori, precedentemente lavati e privati dei loro semi. In una pentola o padella larga, mettere a scaldare l’olio, far rosolare la cipolla e l’aglio, aggiungere la manioca o la patata, la passata di pomodori, il latte di cocco, il sale e 300 ml di acqua circa. Mescolare bene e cuocete a fuoco medio per una decina di minuti. Si dovrà ottenere una salsa cremosa, non troppo liquida. In ultimo, aggiungere i pomodori, i gamberi e il prezzemolo. Lasciate cuocere per altri 5 minuti, poi correggete a piacere con peperoncino in polvere, zemzero e pepe nero.
Per il risotto:
1, 5 kg di riso carnaroli
Brodo vegetale qb
Burro acido
Latte di cocco
1 lime grattugiato
Parmigiano per mantecare
Per il gambero al panko:
20 gamberetti puliti
Uovo per panare
Panko
Olio di girasole per friggere
Polvere di alga nori da tritare in un mixer
Una vera sinfonia di sapori … il gamberetto croccante, avvolto in una leggere panatura panko, aggiungeva una nota di freschezza marina, mentre la polvere di alganori, infondeva al piatto un tocco di mare, evocando atmosfere lontane e misteriose.
Un altro pezzetto del menù…
Ramen moderno con tartufoSamosa ripieno di pollo e prugneCarrot cake revolution
Diciamo pure che si tratta di un tortellino, ma un pò diverso dal solito e un pò lontano dalla tradizione bolognese. Nella forma lo ricorda molto, ma non nella sostanza. Potrebbe piacere a chi, come me, osa un pochino in cucina, a chi, come me, non si vuole annoiare e cerca di mescolare sapori, profumi e sensazioni.
Qui il re del piatto non è il tortellino, ma il caffè, aggiunto sia nell’impasto della sfoglia e sia nel ripieno.
E poi c’è lo zafferano, quello di Daniela, che rilascia un profumo unico!
La ricetta? scorrete qui … e non vi pentirete :))
Ingredienti:
200 gr di farina di semola
2 uova intere piccole
1 cuchiaino d’olio EVO
1 cucchiaino di polvere di caffè
Per il ripieno:
200 gr di ricotta vaccina compatta
erba cipollina
1 cucchiaino di polvere di caffè
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
prezzemolo
pepe
sale
Per la salsa:
Qualche pistillo di zafferano
200 gr di Besciamella
sale
pepe
50 ml di brodo caldo di verdure
Parmigiano grattugiato qb
polvere di caffè qb
Procedimento:
Mescolare le uova, con il caffè, la farina e l’olio, formando un panetto piuttosto morbido e farlo riposare per una mezz’ora.
In una ciotola, mescolare gli ingredienti per il ripieno. creare delle sfoglie di pasta sottili (n. 5) e ricavare dei quadrati di due cm per lato; al centro posizionare un pò dell’impasto e chiudere a tortellino. Poggiare su un vassoio con un pò di farina. Proseguire con gli altri. Bollire l’acqua con un pò di sale in una pentola capiente per cuocere i tortellini (dovranno cuocere circa 5/6 minuti). A parte, in un pentolino, versare la besciamella, lo zaffereno sciolto nel brodo (qualche pistillo tenerlo da parte) e un pò di parmigiano, Aggiungere il brodo (se necessario), il pepe e un pizzico di sale. Condire i tortellini dopo averli scolati bene e aggiungere un pò di polvere di caffè. Servire.
Con i risotti si può mettere in campo tutta la propria creatività! Sono delle enormi tele all’nterno delle quali puoi creare e colorare tutto quallo che senti e che vuoi…
Sarà che sono un’amante del riso, soprattutto quando parliamo di riso di qualità.
Qui un carnaroli classico, con l’aggiunta di fiori di lavanda e zest (scorza) di limone.
Se non avete del prosecco per sfumare il riso tostato, potete tranquillamente utilizzare del vino bianco secco.
Ingredienti per 4 persone:
240 gr di riso carnaroli
2 cucchiani di fiori di lavanda essiccati edibili
80 gr di caprino di vacca
buccia grattugiata di limone non trattato
brodo vegetale qb
1 cucchiaio di trito per soffritto
Pepe
Prosecco o Vino bianco (una spruzzata)
un pezzettino di burro
Procedimento:
Mettere sul fornello una padella di medie dimensioni, far soffriggere il burro con il soffritto e aggiungere il riso per farlo tostare circa un minuto. Versare il prosecco o il vino e sfumare.
Versare in una piccola quantità di brodo vegetale caldo la lavanda e lasciarla in infuzione per 5/6 minuti; filtrare il brodo aromatizzato e aggiungerlo al riso saltato. Aggiungere poi, il restante brodo vegetale poco alla volta e mescolare. Coperchiare e cuocere, circa venti minuti (se usate la pentola a pressione, dal sibilo circa 9 minuti, dipende da riso). Un minuto prima della fine della cottura del riso, aggiungere la scorza grattugiata di limone e il caprino. Mantecare e impiattare come in foto. Aggiungere qualche fiore di lavanda, il pepe e un pò di scorza di limone grattugiata. Servire.
Alla #familydinner dell’altra sera, per le tante cose cucinate, non ho preparato il risotto in programma (quello ai peperoni con il peperone ripieno)…
Mi spiego …
Prendendo spunto da un risottino preparato da Cristiana Sartori (Azienda DICRISTIANA) non tanto tempo fa … ho pensato di preparare un delicato risotto ai peperoni e parmigiano, però collocando al centro (prima di servirlo) un piccolo peperone tondo ripieno.
E, anche se in un secondo momento, il risotto è stato realizzato ed è piaciuta o tanto, ma proprio tanto.
Ingredienti (per due persone):
180 gr di riso carnaroli
2 piccoli Peperoni (verde e giallo)
60 gr di parmigiano grattugiato
2 peperoni tondi piccoli
1 uovo intero
Brodo vegetale qb
Cipolla bianca piccola
Pepe
Vino bianco (una spruzzata)
Olio evo
Prezzemolo
Rosmarino
Olio per friggere (i peperoni)
Procedimento:
Friggere i peperoni gialli e verde tagliati a pezzetti e metterli da parte.
Mettere sul fornello una padella di medie dimensioni, far soffriggere l’olio con parte della cipolla tagliata sottilmente e aggiungere il riso per farlo tostare circa un minuto. Versare il vino e sfumare.
Versare il brodo vegetale poco alla volta e mescolare. Coperchiare e cuocere, circa venti minuti (se usate la pentola a pressione, dal sibilo circa 9 minuti, dipende da riso). A parte pulire i peperoni piccoli, togliendo la parte superiore e privandoli dei semi. A parte sbattere l’uovo con 1 cucchiaio di parmigiano, il pepe, il prezzemolo, la cipolla rimasta tagliata a pezzettini e aggiustare di sale. Farcire i peperoni, coprirli con la loro parte superiore e infornare per 15 minuti irrorandoli con un filo di olio evo e sale. Un minuto prima della fine della cottura del riso, aggiungere i peperoni e il rosmarino fresco. Infine il parmigiano rimasto. Mantecare e impiattare come in foto, con il peperone farcito al centro.
l timballo è un piatto della tradizione culinaria unico per ogni regione, che si differenzia per luogo, cultura, ingredienti utilizzati ma soprattutto per i metodi di preparazione propri di ogni famiglia.
In Abruzzo è considerata timballo sia la preparazione a base di scrippelle e sia quella con pasta fresca all’uovo sottile.
Nella mia famiglia le versioni sono due (ma sempre di scrippelle): una “rossa”, tradizionale e l’altra “in bianco” (a base di verdure).
Nella famiglia paterna, in quello “bianco”, oltre a piselli e spinaci, venivano utilizzati anche carciofi e zucchine pastellati.
E poi … il timballo in bianco veniva proposto sempre in occasione delle festività Pasquali oppure durante qualche occasione “più primaverile” … sicuramente per la presenza di verdure.
Entrambe le versioni sono accomunate da un requisito: assaggiate una volta, non le lascerete mai più!
Ingredienti per 6 persone:
10 uova (per le scrippelle)
10 cucchiai di farina
10 mezzi gusci d’uovo di acqua
100 gr di parmigiano grattugiato
2 mozzarelle fiordilatte
50 pallottine di carne fritte (o carne macinata ripassata in padella con un pò di pomodoro)
1 litro di polpa di pomodoro
Sale, pepe, noce moscata q.b.
Olio evo
Una noce di burro per ungere la teglia e per guarnire il timballo prima di infornare
Teglia da forno a bordo alti (quadrata o rettangolare)
Procedimento:
Per le scrippelle utilizzare per ogni uovo, 1 cucchiaio raso di farina e 1/2 guscio di acqua e procedere nella preparazione delle “crêpes” utilizzando una padella capiente unta leggermente di olio evo o di lardo (vedi il video su YouTube delle scrippelle ‘mbusse). Preparare il sugo rosso con il pomodoro, in cui saranno tuffate le polpettine di carne già fritte.
Disporre le scrippelle sulla teglia imburrata per foderarla, in modo tale che ne fuoriescano le estremità.
Creare uno strato di sugo con le polpettine, mozzarella e parmigiano, sale, pepe e noce moscata.
Coprire con altre scrippelle e ripetere gli strati a piacimento, fino ad esaurire gli ingredienti.
Ripiegare i lembi delle scrippelle e coprire con altre sue scrippelle. Cospargere con fiocchetti di burro.
Mettere il timballo nel forno caldo e a calore moderato per circa un’ora. Servire caldo.
Niente “maltagliati” o “pasta mista” … ma i classici “tubetti”, quelli che mangiavo quando ero piccola accompagnati dai fagioli 🫘 o dal sughetto di pesce (a casa mia si usava molto soprattutto quando andavo a visitare la nonna di Giulianova … una cittadina sul mare in provincia di Teramo).
Questa volta, su richiesta specifica, li ho preparati accompagnati da patate a tocchetti, guanciale e provola affumicata … come si usa nel Napoletano e … mangiata rigorosamente con il cucchiaio, con “i fili” che vanno da una parte all’altra del piatto e … del tavolo 😀
Un piatto semplice, veloce da realizzare, dove la pasta viene cotta assieme alle patate come se si stesse mantecando un risotto!
Ingredienti:
2/3 patate medie
200 gr di pasta formato tubetti
1 cucchiaio di trito per soffritto
3 fettine sottili di guanciale
Provola affumicata a fette (7/8 fette)
Prezzemolo fresco qb
Olio extravergine d’oliva qb
Sale
Pepe al mulinello qb
Procedimento:
Pulire le patate e tagliarle a quadratini. Preparare un trito con la carota, il sedano e cipolla e metterli a rosolare in una pentola con 3 cucchiai d’olio EVO e il guanciale tagliato a listarelle.
Dopo qualche minuto, quando la cipolla è trasparente, aggiungere le patate e cuocere per un paio di minuti mescolando bene. A questo punto unire la pasta e aggiungere l’acqua (come se si tirasse su un risotto). Salare e pepare e continuare a cuocere, mescolando, aggiungendo acqua all’occorrenza.
A fine cottura aggiungere la provola a pezzetti e mescolare bene. Infine lasciare riposare per due minuti e poi aggiungere prezzemolo e ancora pepe. Servire.
Pasta con patate e provola affumicataPasta con patate e provola affumicata
Si dice che “una rondine non fa Primavera” … è vero … ma, secondo voi, invece, un piatto può fare Primavera?
Asparagi verdi, pomodorini al forno e pancetta tesa croccante … una tagliatellina all’uovo e la mia tavola si è riempita di colori e di Primavera.
Vi lascio la ricetta e il procedimento qui …
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di tagliatelle all’uovo
20 pomodorini ciliegini
origano
15 asparagi verdi
6 fettine di pancetta tesa
olio evo
aglio (1 spicchio)
sale
pepe
Procedimento:
In una padella capiente versare un filo di olio evo e lo spicchio d’aglio incappucciato. Far soffriggere per un minuto e aggiungere gli asparagi tagliati a pezzetti, completare aggiustando di sale e pepe.
Lavare e tagliare i pomodorini a metà, sistemarli in una teglia con origano, sale e olio e infornarli a 190 gradi per circa 15 minuti.
In una pentola a bordi alti versare acqua del rubinetto, salarla e portarla ad ebollizione. Buttare giù la pasta e scolarla al dente. Versarla nella padella con asparagi e pomodorini e aggiungere la pancetta tesa dopo averla resa croccante in una padella antiederente. Servire calde.
Le mie pause pranzo sono sempre frettolose (o per un motivo o per un altro).
Ieri pomeriggio avevo un gran da fare … un po’ di fermento e di preparativi per il MIO POMERIGGIO di DOMANI (non vedo l’ora 🤩)!!! #acasadicarla
E così un primo piatto veloce (inventato all’istante e su due piedi)… da ripetere sicuramente perché era veramente gustosissimo! Soprattutto per chi ama i ceci e i gamberetti.
Ceci già lessati nel barattolo di vetro e gamberi già puliti congelati (di quelli di media misura)!
Veramente 10 minuti di orologio per avere un piatto così!
Ingredienti per 2 persone:
400 gr di ceci già lessati
200 gr di gamberetti puliti
2 pomodori pelati
Prezzemolo
Olio evo
Uno spicchio di Aglio
Peperoncino rosso piccante
Sale
Pane abbrustolito tagliato a dadini
Procedimento:
In una pentola a bordi alti versare 4/5 cucchiai di olio evo, l’aglio e i pomodori pelati schiacciati con una forchetta. Aggiustare di sale e aggiungere un po’ di prezzemolo e il peperoncino piccante a pezzetti. Mescolare e cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Aggiungere i gamberetti e cuocere due/tre minuti.
Versare i ceci già lessati. Mescolare e tenere sul fuoco per circa 5 minuti. Abbrustolire il pane e tagliarli a dadini. Versare la zuppetta nei piatti, aggiungere il pane e un filo di olio evo. Servire.
Che belli i colori, di quelli che si trovano in natura senza fare “giochi di prestigio” …
Anche durante il periodo invernale è possibile portarne tanti a tavola, rendendo un po’ più allegra l’atmosfera, senza compiere grandi sforzi.
Non so voi, ma io sono una grande sostenitrice di tutto questo!
Può essere un piatto particolare, una tovaglia, un ingrediente, un fiore, una candela … una bevanda o lo stesso colore del vino … beh… c’è sempre l’imbarazzo della scelta.
Oggi il mio colore è il VIOLA (per molti non è un colore bene augurante)!
Vi lascio ugualmente la ricetta di questa coloratissima vellutata … veloce e gustosa, da assaggiare assolutamente. E … anche io, se scorrete le foto in galleria, vedrete che sono tutta viola …
L’altro giorno vi ho accennato alle mie “cene”, quelle che ho chiamato “dandomi un tono” … A CASA di CARLA #acasadicarla
Ho deciso. Tanto tempo chiusi in casa, poi, la voglia di non stare chiusi e di cogliere ogni occasione per uscire: cene, pranzi, apertivi …
Sarà il freddo invernale, sarà che mi frullano sempre nuove idee, sarà che mi piace cucinare, sarà che mi piace la buona tavola e pure la bella tavola e la bella gente e … che mi piace chiacchierare e stare in compagnia …
Sarà tutto questo insieme e forse altro … che ho voluto inventarmi un “format” di cena tutto mio, senza una cadenza particolare, senza imposizioni, con un menu studiato di volta in volta nei particolari … delle cene, insomma, che mi facciano stare bene!!
L’altra sera, ancora amici, ancora cibo, ancora fiori e … tante POLPETTE dall’antipasto al dolce!