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Vi ricordate?! 

Alla #familydinner dell’altra sera, per le tante cose cucinate, non ho preparato il risotto in programma (quello ai peperoni con il peperone ripieno)…

Mi spiego … 

Prendendo spunto da un risottino preparato da Cristiana Sartori (Azienda DICRISTIANA) non tanto tempo fa … ho pensato di preparare un delicato risotto ai peperoni e parmigiano, però collocando al centro (prima di servirlo) un piccolo peperone tondo ripieno. 

E, anche se in un secondo momento, il risotto è stato realizzato ed è piaciuta o tanto, ma proprio tanto.


Ingredienti (per due persone):

  • 180 gr di riso carnaroli 
  • 2 piccoli Peperoni (verde e giallo) 
  • 60 gr di parmigiano grattugiato 
  • 2 peperoni tondi piccoli 
  • 1 uovo intero
  • Brodo vegetale qb
  • Cipolla bianca piccola 
  • Pepe
  • Vino bianco (una spruzzata)
  • Olio evo 
  • Prezzemolo
  • Rosmarino
  • Olio per friggere (i peperoni)

Procedimento:

Friggere i peperoni gialli e verde tagliati a pezzetti e metterli da parte. 

Mettere sul fornello una padella di medie dimensioni, far soffriggere l’olio con parte della cipolla tagliata sottilmente e aggiungere il riso per farlo tostare circa un minuto. Versare il vino e sfumare. 

Versare il brodo vegetale poco alla volta e mescolare. Coperchiare e cuocere, circa venti minuti (se usate la pentola a pressione, dal sibilo circa 9 minuti, dipende da riso). A parte pulire i peperoni piccoli, togliendo la parte superiore e privandoli dei semi. A parte sbattere l’uovo con 1 cucchiaio di parmigiano, il pepe, il prezzemolo, la cipolla rimasta tagliata a pezzettini e aggiustare di sale. Farcire i peperoni, coprirli con la loro parte superiore e infornare per 15 minuti irrorandoli con un filo di olio evo e sale. Un minuto prima della fine della cottura del riso, aggiungere i peperoni e il rosmarino fresco. Infine il parmigiano rimasto. Mantecare e impiattare come in foto, con il peperone farcito al centro. 

Peperoni ripieni

l timballo è un piatto della tradizione culinaria unico per ogni regione, che si differenzia per luogo, cultura, ingredienti utilizzati ma soprattutto per i metodi di preparazione propri di ogni famiglia.  

In Abruzzo è considerata timballo sia la preparazione a base di scrippelle e sia quella con pasta fresca all’uovo sottile. 

Nella mia famiglia le versioni sono due (ma sempre di scrippelle): una “rossa”, tradizionale e l’altra “in bianco” (a base di verdure). 

Nella famiglia paterna, in quello “bianco”, oltre a piselli e spinaci, venivano utilizzati anche carciofi e zucchine pastellati. 

E poi … il timballo in bianco veniva proposto sempre in occasione delle festività Pasquali oppure durante qualche occasione “più primaverile” … sicuramente per la presenza di verdure.

Entrambe le versioni sono accomunate da un requisito: assaggiate una volta, non le lascerete mai più!


Ingredienti per 6 persone:

  • 10 uova (per le scrippelle)
  • 10 cucchiai di farina
  • 10 mezzi gusci d’uovo di acqua
  • 100 gr di parmigiano grattugiato 
  • 2 mozzarelle fiordilatte 
  • 50 pallottine di carne fritte (o carne macinata ripassata in padella con un pò di pomodoro)
  • 1 litro di polpa di pomodoro
  • Sale, pepe, noce moscata q.b.
  • Olio evo
  • Una noce di burro per ungere la teglia e per guarnire il timballo prima di infornare
  • Teglia da forno a bordo alti (quadrata o rettangolare)

Procedimento:

Per le scrippelle utilizzare per ogni uovo,  1 cucchiaio raso di farina e 1/2 guscio di acqua e procedere nella preparazione delle “crêpes” utilizzando una padella capiente unta leggermente di olio evo o di lardo (vedi il video su YouTube delle scrippelle ‘mbusse). Preparare il sugo rosso con il pomodoro, in cui saranno tuffate le polpettine di carne già fritte.

Disporre le scrippelle sulla teglia imburrata per foderarla, in modo tale che ne fuoriescano le estremità. 

Creare uno strato di sugo con le polpettine, mozzarella e parmigiano, sale, pepe e noce moscata. 

Coprire con altre scrippelle e ripetere gli strati a piacimento, fino ad esaurire gli ingredienti.

Ripiegare i lembi delle scrippelle e coprire con altre sue scrippelle. Cospargere con fiocchetti di burro.

Mettere il timballo nel forno caldo e a calore moderato per circa un’ora. Servire caldo.

Niente “maltagliati” o “pasta mista” … ma i classici “tubetti”, quelli che mangiavo quando ero piccola accompagnati dai fagioli 🫘 o dal sughetto di pesce (a casa mia si usava molto soprattutto quando andavo a visitare la nonna di Giulianova … una cittadina sul mare in provincia di Teramo). 

Questa volta, su richiesta specifica, li ho preparati accompagnati da patate a tocchetti, guanciale e provola affumicata … come si usa nel Napoletano e … mangiata rigorosamente con il cucchiaio, con “i fili” che vanno da una parte all’altra del piatto e … del tavolo 😀

Un piatto semplice, veloce da realizzare, dove la pasta viene cotta assieme alle patate come se si stesse mantecando un risotto!


Ingredienti:

  • 2/3 patate medie 
  • 200 gr di pasta formato tubetti
  • 1 cucchiaio di trito per soffritto
  • 3 fettine sottili di guanciale 
  • Provola affumicata a fette (7/8 fette)
  • Prezzemolo fresco qb
  • Olio extravergine d’oliva qb
  • Sale
  • Pepe al mulinello qb

Procedimento:

Pulire le patate e tagliarle a quadratini. Preparare un trito con la carota, il sedano e cipolla e metterli a rosolare in una pentola con 3 cucchiai d’olio EVO e il guanciale tagliato a listarelle. 

Dopo qualche minuto, quando la cipolla è trasparente, aggiungere le patate e cuocere per un paio di minuti mescolando bene. A questo punto unire la pasta e aggiungere l’acqua (come se si tirasse su un risotto). Salare e pepare e continuare a cuocere, mescolando, aggiungendo acqua all’occorrenza. 

A fine cottura aggiungere la provola a pezzetti e mescolare bene. Infine lasciare riposare per due minuti e poi aggiungere prezzemolo e ancora pepe. Servire. 

Pasta con patate e provola affumicata
Pasta con patate e provola affumicata

Si dice che “una rondine non fa Primavera” … è vero … ma, secondo voi, invece, un piatto può fare Primavera?

Asparagi verdi, pomodorini al forno e pancetta tesa croccante … una tagliatellina all’uovo e la mia tavola si è riempita di colori e di Primavera.

Vi lascio la ricetta e il procedimento qui …


Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di tagliatelle all’uovo
  • 20 pomodorini ciliegini
  • origano
  • 15 asparagi verdi
  • 6 fettine di pancetta tesa
  • olio evo
  • aglio (1 spicchio)
  • sale
  • pepe

Procedimento:

In una padella capiente versare un filo di olio evo e lo spicchio d’aglio incappucciato. Far soffriggere per un minuto e aggiungere gli asparagi tagliati a pezzetti, completare aggiustando di sale e pepe.

Lavare e tagliare i pomodorini a metà, sistemarli in una teglia con origano, sale e olio e infornarli a 190 gradi per circa 15 minuti.

In una pentola a bordi alti versare acqua del rubinetto, salarla e portarla ad ebollizione. Buttare giù la pasta e scolarla al dente. Versarla nella padella con asparagi e pomodorini e aggiungere la pancetta tesa dopo averla resa croccante in una padella antiederente. Servire calde.

Le mie pause pranzo sono sempre frettolose (o per un motivo o per un altro). 

Ieri pomeriggio avevo un gran da fare … un po’ di fermento e di preparativi per il MIO POMERIGGIO di DOMANI (non vedo l’ora 🤩)!!!  #acasadicarla 

E così un primo piatto veloce (inventato all’istante e su due piedi)… da ripetere sicuramente perché era veramente gustosissimo! Soprattutto per chi ama i ceci e i gamberetti. 

Ceci già lessati nel barattolo di vetro e gamberi già puliti congelati (di quelli di media misura)! 

Veramente 10 minuti di orologio per avere un piatto così!


Ingredienti per 2 persone:

  • 400 gr di ceci già lessati
  • 200 gr di gamberetti puliti 
  • 2 pomodori pelati 
  • Prezzemolo
  • Olio evo
  • Uno spicchio di Aglio
  • Peperoncino rosso piccante
  • Sale
  • Pane abbrustolito tagliato a dadini

Procedimento:

In una pentola a bordi alti versare 4/5 cucchiai di olio evo, l’aglio e i pomodori pelati schiacciati con una forchetta. Aggiustare di sale e aggiungere un po’ di prezzemolo e il peperoncino piccante a pezzetti. Mescolare e cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Aggiungere i gamberetti e cuocere due/tre minuti. 

Versare i ceci già lessati. Mescolare e tenere sul fuoco per circa 5 minuti. Abbrustolire il pane e tagliarli a dadini. Versare la zuppetta nei piatti, aggiungere il pane e un filo di olio evo. Servire. 

Che belli i colori, di quelli che si trovano in natura senza fare “giochi di prestigio” … 

Anche durante il periodo invernale è possibile portarne tanti a tavola, rendendo un po’ più allegra l’atmosfera, senza compiere grandi sforzi. 

Non so voi, ma io sono una grande sostenitrice di tutto questo! 

Può essere un piatto particolare, una tovaglia, un ingrediente, un fiore, una candela … una bevanda o lo stesso colore del vino … beh… c’è sempre l’imbarazzo della scelta. 

Oggi il mio colore è il VIOLA (per molti non è un colore bene augurante)! 

Vi lascio ugualmente la ricetta di questa coloratissima vellutata … veloce e gustosa, da assaggiare assolutamente. E … anche io, se scorrete le foto in galleria, vedrete che sono tutta viola …

L’altro giorno vi ho accennato alle mie “cene”, quelle che ho chiamato “dandomi un tono” … A CASA di CARLA #acasadicarla 

Ho deciso. Tanto tempo chiusi in casa, poi, la voglia di non stare chiusi e di cogliere ogni occasione per uscire: cene, pranzi, apertivi … 

Sarà il freddo invernale, sarà che mi frullano sempre nuove idee, sarà che mi piace cucinare, sarà che mi piace la buona tavola e pure la bella tavola e la bella gente e … che mi piace chiacchierare e stare in compagnia …

Sarà tutto questo insieme e forse altro … che ho voluto inventarmi un “format” di cena tutto mio, senza una cadenza particolare, senza imposizioni, con un menu studiato di volta in volta nei particolari … delle cene, insomma, che mi facciano stare bene!! 

L’altra sera, ancora amici, ancora cibo, ancora fiori e … tante POLPETTE dall’antipasto al dolce!

Una settimana dedicata all’Abruzzo e alla sua Tavola, quella di VistoTV con Novella2000

Tantissimi piatti, dalla tradizione ai prodotti tipici del territorio e qualche ricetta di famiglia. 

E’ domenica e, se siete a corto di idee, vi lascio  “la ricetta di copertina”, quello delle Tagliatelline con lo Zafferano di Navelli .

E qui, grazie al terreno propizio e alla costanza degli abitanti del luogo, lo zafferano è riuscito a diventare negli anni uno dei simboli distintivi e caratteristici di queste zone.

I pensieri sono tanti, ma quello più popolare racconta che la pianta sia originaria dell’Asia Minore, in particolare delle zone montuose dell’Iran e del Mediterraneo orientale e che, solo successivamente sia arrivata in Abruzzo, grazie al padre domenicano Domenico Santucci (nativo di Navelli – L’Aquila), grande estimatore delle proprietà dello Zafferano, che riuscì a trafugare i bulbi dalla Spagna (in cui era soggetto a leggi e controlli molto severi), portandoli con sé nel suo paese natale.


Ingredienti:

  • 250 gr di tagliatelline all’uovo (o altra pasta) 
  • 10/12 fiori di zucca freschi
  • 1 bustina di zafferano o qualche pistillo 
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 4 cucchiai di pecorino abruzzese
  • Scorza di limone
  • 1 spicchio di aglio incappucciato
  • Olio EVO qb

Procedimento:

In un’ampia padella versare un giro di Olio EVO e lo spicchio di aglio: soffriggere per un paio di minuti. Aggiungere i fiori di zucca lavati, puliti e tritati, cercando di tamponare bene l’acqua in eccesso. Cuocere circa 10 minuti, aggiungendo un po’ di acqua e lo zafferano in polvere.

Nel frattempo, in una pentola a bordi alti, versare l’acqua leggermente salata per cuocere le tagliatelline.

Scolarle al dente e versarle nella padella con i fiori e, dopo aver spento il fuoco, aggiungere il tuorlo d’uovo sbattuto con il pecorino e la scorza di limone. Mantecare bene e, se necessario, aggiungere un po’ di acqua di cottura. Servire e per chi vuole spolverare con un po’ di pepe.

IL GIOVEDÌ?! 

A casa mia ogni tanto si mangiano gli gnocchi … e qui con i FASOLARI!

Volete sapere come fare per riconoscere se i FASOLARI che acquistate dal pescivendolo sono freschi oppure no?!

Leggete qui …

Sicuramente sul banco della pescheria li vedrete chiusi, ma, se provate a toccarli in superficie e le conchiglie si serrano di più, in modo quasi ermetico, allora significa che i fasolari sono vivi. 

Se, invece, i fasolari sono aperti, o con la conchiglia rotta, significa che sono morti, e non è garantita la loro freschezza.

Perche?! 


Quando viene pescato, il FASOLARO trattiene tra le valve una certa quantità d’acqua che gli permette di sopravvivere per alcuni giorni.

Dopo questa piccola lezione super istruttiva e furba … vi lascio: 

Lista della spesa e procedimento.

Ingredienti (per due persone):

  • 300 gr di gnocchi di patate 
  • 250 gr di pomodorini datterini gialli (e un grappolino)
  • 10 fasolari 
  • Un goccetto di vino bianco 
  • 1 peperoncino piccante
  • 1 spicchio di aglio 
  • Olio evo
  • Erbette aromatiche
  • Prezzemolo fresco

Procedimento:

Mettere l’acqua per gli gnocchi a bollire salandola leggermente.

In una padella larga versare un giro di olio evo, lo spicchio di aglio e il peperoncino intero: soffriggere appena e buttare giù i fasolari con un goccio di vino bianco, prezzemolo fresco.

Coperchiare e cuocere  2/3 minuti. Aggiungere i pomodorini interi e cuocere per altri 5/6 minuti.

In una teglia da forno adagiare il grappolo di pomodorini datterini interi, e condire con le erbette, l’olio e il sale. Cuocere per qualche minuto a 200 gradi. 

Appena cotti i fasolari, toglierli temporaneamente dalla pentola e frullare i pomodorini fino a farli diventare una crema. Riaggiungere i fasolari, riscaldare  il condimento e tuffare gli gnocchi già cotti. 

Mantecare e impiattare. Decorare con il grappolo di pomodorini e il prezzemolo fresco (come in foto). Servire caldi.