Ieri sera un amico mi ha ricordato che oggi si festeggia la “giornata mondiale della carbonara” 🥚 , e allora mi sono detta “come posso non fare la carbonara”??? Evitiamo inutili e sterili polemiche.

Gli ingredienti della carbonara, ormai considerata un piatto internazionale, sono e restano cinque: guanciale di maiale, pecorino, uova, sale e pepe nero. Ma, come per tutte le cose, anche per la carbonara esistono versioni profondamente alternative: in Inghilterra, ad esempio, si fa uso di zucchine; in Spagna si aggiunge la panna; in Cina e Malesia si fa con il pollo. 

Io la preferisco tradizionale…

Mi hanno incuriosito le origini di questo piatto e spulciando sul web ho trovato diverse versioni… voglio riportarvi questa, che è quella più ricorrente.

Si racconta “che i soldati Alleati impegnati durante la Seconda guerra mondiale sulla linea Reinhard, tra Lazio, Molise e Campania, ebbero l’opportunità di assaggiare e affezionarsi alla tipica pasta “Cacio e ova” abruzzese. Fu naturale, almeno secondo quanto si narra tra realtà storica e leggenda, aggiungere il guanciale, tipico della zona, e eventualmente la pancetta affumicata importata proprio dagli Stati Uniti”. 

E poi il suo nome:

“venne chiamata carbonara pensando ai boscaioli che lavoravano sugli Appennini raccogliendo la legna per farne carbone”.

Certo.. quante curiosità… 

E seguendo la ricetta tradizionale, questa sera la mia carbonara è venuta così…

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