Con il supplì al telefono sono tornata bambina! E’ una ricetta tipicamente laziale: polpette di riso al pomodoro dalla forma allungata con un cuore morbidissimo di mozzarella filante… ma ormai da anni diffusa in tutta Italia. 

Originariamente era considerata una ricetta del riciclo, perché preparata con riso avanzato (infatti, può essere utilizzato qualsiasi tipo di riso). 

Ma perché viene detto “al telefono”!?

Risulta facilmente intuibile:

La mozzarella, distribuita all’interno della polpetta di riso in tutta la sua lunghezza, si fonde durante la cottura e, nel dividere il supplì a metà, si forma un filo lungo, che ricorda quello del telefono di una volta. 

La ricetta originale prevedeva l’utilizzo dei fegatini, io ho utilizzato solo carne macinata mista e funghi secchi (rinvenuti in un po’ di acqua).

Ingredienti:

  • Carne macinata mista 200 g
  • 1/2 cipolla bianca 
  • Riso (qualsiasi, purché si amalgami bene) 220 g
  • Funghi secchi 15 g
  • Passata di pomodoro 200 g
  • Parmigiano grattugiato 100 g
  • Brodo di carne (circa 1 litro)
  • Pangrattato qb
  • Uova intere 5
  • Mozzarella 200 g
  • Burro qb
  • Olio di semi di girasole 1 litro

Procedimento:

In una casseruola a bordi alti mettere a soffriggere, con un filo di olio evo,  la cipolla tagliata finemente e la carne macinata. Aggiungere la passata di pomodoro e aggiustare di sale.

Unire i funghi secchi rinvenuti in acqua e strizzati e il riso. 

Fare cuocere, mescolando, allungando con il brodo (il riso alla fine deve risultare asciutto e non brodoso).

Aggiungere il parmigiano e una noce di burro per la mantecatura del riso e tre uova intere, mescolando bene. Stendere il riso in una teglia piuttosto ampia e lasciarlo raffreddare. 

Tagliare la mozzarella a striscioline e con una mano formare un nido di riso dove poi adagiare un pezzo di mozzarella. Coprire con altro riso e con le mani formare i supplì dandogli una forma leggermente allungata. Passare delicatamente i supplì nelle due uova sbattute con un pizzico di sale e nel pangrattato. Metterli da parte.

Friggerli in abbondante olio di semi a 180 gradi. Scolare su carta assorbente. Mangiare caldi (per ottenere il filo)!

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