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Una settimana dedicata all’Abruzzo e alla sua Tavola, quella di VistoTV con Novella2000

Tantissimi piatti, dalla tradizione ai prodotti tipici del territorio e qualche ricetta di famiglia. 

E’ domenica e, se siete a corto di idee, vi lascio  “la ricetta di copertina”, quello delle Tagliatelline con lo Zafferano di Navelli .

E qui, grazie al terreno propizio e alla costanza degli abitanti del luogo, lo zafferano è riuscito a diventare negli anni uno dei simboli distintivi e caratteristici di queste zone.

I pensieri sono tanti, ma quello più popolare racconta che la pianta sia originaria dell’Asia Minore, in particolare delle zone montuose dell’Iran e del Mediterraneo orientale e che, solo successivamente sia arrivata in Abruzzo, grazie al padre domenicano Domenico Santucci (nativo di Navelli – L’Aquila), grande estimatore delle proprietà dello Zafferano, che riuscì a trafugare i bulbi dalla Spagna (in cui era soggetto a leggi e controlli molto severi), portandoli con sé nel suo paese natale.


Ingredienti:

  • 250 gr di tagliatelline all’uovo (o altra pasta) 
  • 10/12 fiori di zucca freschi
  • 1 bustina di zafferano o qualche pistillo 
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 4 cucchiai di pecorino abruzzese
  • Scorza di limone
  • 1 spicchio di aglio incappucciato
  • Olio EVO qb

Procedimento:

In un’ampia padella versare un giro di Olio EVO e lo spicchio di aglio: soffriggere per un paio di minuti. Aggiungere i fiori di zucca lavati, puliti e tritati, cercando di tamponare bene l’acqua in eccesso. Cuocere circa 10 minuti, aggiungendo un po’ di acqua e lo zafferano in polvere.

Nel frattempo, in una pentola a bordi alti, versare l’acqua leggermente salata per cuocere le tagliatelline.

Scolarle al dente e versarle nella padella con i fiori e, dopo aver spento il fuoco, aggiungere il tuorlo d’uovo sbattuto con il pecorino e la scorza di limone. Mantecare bene e, se necessario, aggiungere un po’ di acqua di cottura. Servire e per chi vuole spolverare con un po’ di pepe.

Chi di voi ricorda il gioco del “pangotto” ?… quello che si faceva con le biglie di vetro colorato stando sdraiati a terra a pancia in sotto?! 

Se non mi sbaglio, consisteva nel colpire un paio di volte (pingulo … e pangotto) e poi catturare la sferetta all’avversario (almeno come lo so io). Ricordo le decine di sfere di vari colori che andavano in giro per casa … anche se era un gioco soprattutto da ragazzi … ma a me piaceva moltissimo lo stesso.

E questa mattina ho pensato al “pangotto” perché queste “biglie” bianche e nere (che non sono però di vetro) mi riportano indietro nel tempo e mi verrebbe voglia non di mangiarle, ma di “farle scontrare” tra loro come facevo una volta da piccola “giocando a pangotto” con i miei cugini.

Ma non si può … perché vi assicuro che conviene di più mangiarle … 

Ringrazio Eridania Italia che mi ha dato la possibilità di assaggiare il suo “zucchero extrafine&fibre”, ricco di fibre e ideale per ridurre lo zucchero e l’impatto glicemico nelle ricette.

Ora si che posso mangiare tutte le biglie che voglio …


Ingredienti (per circa 20 palline):

  • 250 gr di ricotta vaccina
  • 125 gr di zucchero extrafine Eridania
  • 150 gr di farina di cocco 
  • 2 cucchiaini da the di cacao amaro
  • 2-3 cucchiai di cocco rape’

Procedimento:

Versare la ricotta in una ciotola capiente. Unire lo zucchero e amalgamare bene con l’aiuto della forchetta.

Aggiungere la farina di cocco un po’ alla volta. Mescolare bene fino a ottenere un composto non troppo duro e dividerlo in due parti.

In una parte aggiungere il cacao in polvere e mescolare bene. 

Formare con le mani le palline, partendo dall’impasto bianco e proseguendo poi con quello al cacao. Disporle su un piano rivestito con carta forno e poi passarle nel cocco rape’. Metterle in frigo per un paio d’ore e poi servirle (possono essere appoggiate in appositi pirottini di carta per dolcetti). 

Tornata a casa domenica sera da Milano sembrava quasi che qualcuno mi stesse puntando un phon addosso! 

Un caldo improvviso e (come si dice dalle mie parti) … “abbottato” 😀 … 

Si, con questo caldo cucino sempre, per forza, accendo anche il gas e il forno (come potrei stare senza?!) … ma, ogni tanto devo alternare con delle preparazioni fresche e rigeneranti. 

Ah, dimenticavo … naturalmente “veloci” … il tempo è sempre poco, i minuti contati e poi ci sono io che voglio arrivare sempre dappertutto 😅

Comunque, per farla breve, l’altra sera ho elaborato questo “PROSCIUTTO e MELONE GOURMET” … da leccarsi i baffi 😋 e velocissimo! 


Ingredienti (per 4 persone):

  • 4 fettine di melone arancione 
  • 1 cucchiaino di parmigiano grattugiato 
  • Pepe qb
  • Sale qb
  • 1 cucchiaio raso di olio EVO
  • 4 fette sottili di prosciutto crudo San Daniele
  • 4 bicchierini da liquore
  • minipiner

Preparazione:

Tagliare a pezzetti le fette di melone dopo averle private della buccia. Metterle in un recipiente a sponde alte. Aggiungere olio EVO, sale, pepe, parmigiano e frullare con un minipiner. 

Far riposare in frigorifero per circa mezz’ora. 

Poco prima di servire a tavola, in una padella antiaderente sistemare le fettine di prosciutto crudo e farle rosolare leggermente rendendole croccanti. 

Versare la mousse nei bicchieri e decorare con il prosciutto crudo croccante come in foto. Servire. 

IL GIOVEDÌ?! 

A casa mia ogni tanto si mangiano gli gnocchi … e qui con i FASOLARI!

Volete sapere come fare per riconoscere se i FASOLARI che acquistate dal pescivendolo sono freschi oppure no?!

Leggete qui …

Sicuramente sul banco della pescheria li vedrete chiusi, ma, se provate a toccarli in superficie e le conchiglie si serrano di più, in modo quasi ermetico, allora significa che i fasolari sono vivi. 

Se, invece, i fasolari sono aperti, o con la conchiglia rotta, significa che sono morti, e non è garantita la loro freschezza.

Perche?! 


Quando viene pescato, il FASOLARO trattiene tra le valve una certa quantità d’acqua che gli permette di sopravvivere per alcuni giorni.

Dopo questa piccola lezione super istruttiva e furba … vi lascio: 

Lista della spesa e procedimento.

Ingredienti (per due persone):

  • 300 gr di gnocchi di patate 
  • 250 gr di pomodorini datterini gialli (e un grappolino)
  • 10 fasolari 
  • Un goccetto di vino bianco 
  • 1 peperoncino piccante
  • 1 spicchio di aglio 
  • Olio evo
  • Erbette aromatiche
  • Prezzemolo fresco

Procedimento:

Mettere l’acqua per gli gnocchi a bollire salandola leggermente.

In una padella larga versare un giro di olio evo, lo spicchio di aglio e il peperoncino intero: soffriggere appena e buttare giù i fasolari con un goccio di vino bianco, prezzemolo fresco.

Coperchiare e cuocere  2/3 minuti. Aggiungere i pomodorini interi e cuocere per altri 5/6 minuti.

In una teglia da forno adagiare il grappolo di pomodorini datterini interi, e condire con le erbette, l’olio e il sale. Cuocere per qualche minuto a 200 gradi. 

Appena cotti i fasolari, toglierli temporaneamente dalla pentola e frullare i pomodorini fino a farli diventare una crema. Riaggiungere i fasolari, riscaldare  il condimento e tuffare gli gnocchi già cotti. 

Mantecare e impiattare. Decorare con il grappolo di pomodorini e il prezzemolo fresco (come in foto). Servire caldi.

Chi è capace di preparare delle ROSE così ?!

Solo un’ARTISTA … AMARO.

E così sono nate queste meravigliose ROSE DEL DESERTO con gocce di cioccolata, farina di cocco e i Corn Flakes di mio figlio … fantasticamente artisitiche …

Un Elisir di 33 erbe e spezie combinate tra loro, una ricetta antica (1860) ritrovata in un vecchio baule in soffitta, un po’ di fantasia e di ingredienti …


Ingredienti (per circa 20 biscotti):

  • 80 gr di zucchero semolato 
  • 80 gr di olio di semi
  • 250 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di cocco
  • 40 gr di gocce di cioccolato fondente
  • 2 uova
  • 1 bicchierino di AMARO ARTISTA 
  • 2 cucchiaini di polvere di cacao amaro (da utilizzare come zucchero a velo)
  • Cornflakes qb (ho usato i Nestle fitness integrali e cioccolato)
  • 1 bustina di Lievito in Polvere per Dolci

Preparazione:

Frullare uova e zucchero e poi aggiungere l’AMARO ARTISTA, l’olio di semi, le farine, le gocce e il lievito in polvere; mescolare, aiutandosi con un robot da cucina, così da ottenere un impasto morbido. Far riposare in frigo 15 minuti coperto con pellicola.
Prelevarne un primo cucchiaio e formare una pallina un po’ schiacciata; rotolarla sui cornflakes siaremati in un piatto piano è appoggiarla su una teglia rivestita di carta da forno e proseguire fino a terminare l’impasto. Le palline devono essere distanziate tra loro. 

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti. Lasciar raffreddare.

Per chi vuole, aggiungere il cacao in polvere.

Siamo a Carnevale, è vero… ma per arrivare a Pasqua manca veramente pochissimo!

Voglio precorrere i tempi… anche in cucina bisogna sapersi organizzare, come in tutte le cose. Questa è una prova, ben riuscita, della Pizza di Pasqua al formaggio 🧀 marchigiana. 

E’ una torta salata morbida e alta, dal sapore deciso (per la presenza di un misto di formaggi stagionati come pecorino e parmigiano, e di un formaggio morbido e filante tagliato a cubetti come l’emmental). 

Un piacere, per me, aver potuto raccontare nel Blog di Cookpad la mia città, Teramo, e anche l’Abruzzo, attraverso un piatto della tradizione. 

Poter tornare indietro negli anni, ritrovarmi immersa nei ricordi di famiglia, quando eravamo in tanti seduti a tavola a ridere e scherzare davanti a pietanze favolose. 

Non lo dimenticherò mai … 😍

Voglio raccontarlo anche qui …