In questi ultimi due anni mi sono piacevolmente  “riscoperta” …

Riesco a cogliere le infinite bellezze del nostro territorio coniugandole alla mia passione per la cucina e per la sua meravigliosa tradizione. 

Camminando lungo il parco fluviale del Vezzola, qui a Teramo, troviamo la Fonte della Noce, un sito medioevale, di grande importanza per la città, perchè, per molti secoli, ha rappresentato il rifornimento idrico di tutta la sua zona nord.

Si legge in una lapide affissa sul sito …

“La regina venne alla fontana e postisi a mensa sola con la figliola, nell’altra il signor Don Alfonso … si trattennero sino al far della notte“… (Muzio Muzij)

Alla Fonte della Noce fece sosta un paio di giorni la regina Giovanna d’Aragona, arrivata a Teramo per prendere possesso della città nel luglio del 1514.

Lapide affissa nelle adiacenze della Fonte della Noce a Teramo

“Per tutta la durata della cena la Regina non fece altro che compiacersi di tanta benevola accoglienza dei teramani e pregò Nochicchia e il Cancelliere di ringraziare a suo nome tutti i cittadini di Teramo, assicurando che non avrebbe mai dimenticato quelle due serate così piacevolmente trascorse nella loro città” (fonte: IL FUOCO DEI SALAMITA, di Elso S. Serpentini).

E, con questo piatto di RAVIOLI DOLCI della nostra tradizione, fotografati ai piedi della Fontana, voglio anch’io ringraziare la Regina (per essersi fermata qui) e tutti i cittadini di Teramo (che l’hanno accolta), in ricordo dei tempi passati. 

Ingredienti (per circa 25 ravioli):

  • 400 gr di ricotta
  • 2/3 cucchiai di zucchero semolato 
  • 1 cucchiaino di cannella
  • Buccia di 1 limone grattugiata
  • 1 tuorlo d’uovo
  • Per la sfoglia:
  • 300 gr di farina 00
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1 cucchiaio di olio evo

Procedimento:

Preparare l’impasto per la sfoglia: ho seguito la ricetta di famiglia (3 tuorli d’uovo, 300 gr di farina, 1 cucchiaio di olio evo), e, per stenderla, la macchina dell’Imperia.

Preparare l’impasto per farcire i ravioli, mescolando gli ingredienti in una ciotola capiente. Stendere tante strisce di sfoglia e posizionare le dosi dell’impasto (circa un cucchiaino per ogni raviolo) distanziandole adeguatamente.

Coprire la sfoglia con l’impasto con un’altra sfoglia e premere leggermente ai lati del ripieno per far aderire le due sfoglie tra loro.

Tagliare i ravioli con uno stampo quadrato. (Generalmente a mezza luna)

Adagiarli su una teglia con carta da forno e farina (per non farli attaccare).

Lessare i ravioli in abbondante acqua salata e, una volta scolati, condirli con un sugo semplice di pomodoro e basilico fresco. Spolverare di parmigiano (per chi vuole). 

Ravioli dolci alla teramana e la Fonte della Noce a Teramo
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